Il rinnovo della patente non ha una scadenza fissa ma varia a in base alla categoria della patente e all’età del conducente. Per quanto riguarda la patente B, si passa da un periodo pari a 2 anni per gli over 80 a 10 anni per gli under 50.
Secondo il Codice della Strada, si commette un illecito amministrativo circolando con la patente scaduta anche da un giorno. Per evitare dimenticanze, il giorno della scadenza viene fissato nel giorno del compleanno del possessore del documento.
Le visite da effettuare per il rinnovo della patente vengono eseguite dai medici abilitati per constatare i requisiti fisici e psichici di idoneità per guidare. Nello specifico, il medico valuta il certificato anamnestico ed effettua una visita oculistica e uditiva.
Per il rinnovo della patente il conducente deve presentare i seguenti documenti: patente in scadenza, documento di identità valido, i bollettini che attestano il pagamento dell’imposta di bollo al Ministero dei Trasporti, codice fiscale, due foto in formato tessera, certificato anamnestico rilasciato dal medico.
Secondo il Codice della Strada, il conducente che viene fermato con la patente scaduta incorre in una pena pecuniaria variabile tra i 158 e 638 euro oltre al ritiro del suddetto documento da parte delle autorità. L’importo può essere stabilito sulla base del tempo trascorso dalla scadenza della patente.
Per il rinnovo della patente, esistono patologie che interrompono la pratica, tra le quali: malattie cardiovascolari, malattie psichiche e del sistema nervoso, uso di sostanze psicoattive. Tali patologie devono essere diagnosticate da un medico autorizzato alle visite per rinnovo patente.